Adriano Avanzolini è nato e vive a Bologna, città ove ha compiuto gli studi all’Accademia di Belle Arti, integrati con l’esperienza laboratoriale che ha condotto dal 1965 al 1968 nei prestigiosi spazi del Collegio Venturoli, in virtù della borsa di studio assegnatagli. Le esposizioni pubbliche delle sue opere sono iniziate alla fine degli anni sessanta. Coerentemente con il clima concettuale del periodo, costruisce, con i calchi in gesso realizzati su gruppi di figure, dal vivo, la sua interpretazione narrativa dei temi sociali e universali che gli erano e continuano ad essergli cari. Sono lavori costruiti e cresciuti in ambienti ove la compresenza di oggetti e arredi del passato si combinano e al contempo contrastano con le sculture: figure umane colte in atteggiamenti evocatori dell’immaginario quotidiano. La professionalità di Avanzolini è giocata come senso della propria vita. E’ un narratore di storie nelle quali la vita è vita e basta, storie costruite in terracotta: materia mai disidratata, duttile, di straordinaria feconda plasticità che restituisce perfettamente la forma di un corpo, proprio come fosse vivo e intriso di impulsi, così da definire il racconto, un racconto che è sempre senza veli, ieri come oggi, a rappresentare il tema eterno della indifferenza e della violenza patita. Le figure femminili sono ridotte a tronchi, senza volto, afflitte da mani guantate o ricondotte al rituale della donna-angelo. Il tema della violenza è interpretato come dannazione che attrae lo stesso osservatore verso vie ove violenza, sessualità e silenzio si fondono a rappresentare una umanità non difesa. Dalla figura umana, sofferente, mutilata, che prefigura uno stato d’animo agitato tra tenebre e drammi emerge l’aspirazione alla luce. Ecco che sculture potentemente simboliche, sintetizzabili nel continuo rapporto tra umano e divino, compaiono nella sintassi espressiva di Avanzolini. La croce, la spada, la scala, l’ottagono, il vaso: simboli accostati e sovrapposti a simboli, sintetizzatori di contenuti che costruiscono un caleidoscopio di significati, anche a trasmettere l’umana inclinazione alla trascendenza i cui vastissimi contenuti riguardano gli uomini di ogni tempo, cultura e religione.
Adriano Avanzolini è segnalato nel catalogo Bolaffi-scultura. Ha fatto parte, dal 1977, del Gruppo dei Celebranti, con la guida critica di Franco Solmi, partecipando alle mostre d’arte del Gruppo; nel 1981 ha co-fondato il Gruppo di ricerca definito “la pittura a tre facce”, proponendo, in termini anche teorici, scrisse Roberto Pasini nel volume Linee della ricerca artistica 1965-1995, “l’idea che vi dovesse essere un matrimonio tra pittura e scultura per la conquista di una dimensione neutrale in cui fossero attive le componenti migliori dell’una e dell’altra. Un episodio significativo, le cui opere si presentano come incrocio tra bidimensionalità e tridimensionalità, definendo riccamente un territorio interstiziale, da cui emergono forme coinvolgenti, spesso portate ad una certa stilizzazione, sempre calibrate nel gioco dei volumi, nei difficili rapporti tra i due partners”.
Nel 1995 viene realizzato e vissuto, con la passione dello scultore per la materia e la forma, il recupero integrale, rigoroso e ispirato, di un rudere di ovile, del 1300, situato in un borgo medioevale dell’Appennino bolognese. Tale opera, per la magia del luogo, della storia e delle forme dell’edificio, carico di simboli, rientra a pieno titolo nell’ impegno artistico di Avanzolini.
Un altro spaccato della sua personalità artistica lo si ritrova nelle opere su carta.
Esse rappresentano l’altra faccia della ricerca di Avanzolini: inquieta, incontrollabile, anche se essenzialmente severa e coerente. Sono proposte di scrittura visiva che rivelano un segno mosso, veloce, privo di ordine, quasi un’idea di catasta che si affolla seguendo soltanto un ritmo interiore, con colori a spatolate larghe, orizzontali, verticali, diagonali, senza tregua, ove il colore nero domina, da cui emergono simboli, impronte di scale, croci, ottagoni, con un impeto a tratti frenato fino a trasformarsi in una traccia morbida e sfumata, a suggerire l’idea che la vita dello spirito soffia dove vuole.
Le opere su carta e le sculture sono state esposte, dal 1969, anno della prima mostra, ad oggi, in numerosi spazi pubblici e privati, sono permanentemente presenti in musei, collezioni, aree pubbliche civili e di culto. Per meglio approfondire tali tappe del percorso espositivo di Avanzolini di seguito ne sono elencati i principali appuntamenti.
mostre personali:
1969, Vicenza, Galleria il Cenacolo
1970, Repubblica di S. Marino, Palazzo del Turismo
1972, Verona, Galleria Linea 70
1974, Bologna, Galleria Due Torri
1975, Bologna, Galleria Cristofori
1975, Firenze, Galleria Pananti
1978, Bari, Galleria Canestrari
1980, Firenze, Galleria Palazzo Vecchio
1986, Bologna, Galleria Comunale d’Arte Moderna
1990, Ginevra, Galleria Fischlin
1990, Nyon, Galleria Fischlin
1992, Mirandola, Chiesa SS. Salvatore e Municipio
1996, S. Giovanni Persiceto, Chiesa di S. Apollinare
1996, Ferrara, Istituto di Cultura Casa Cini
2000, Bologna, Opera Pia Poveri Vergognosi
2005, Renazzo, Museo Sandro Parmeggiani
2006, Bologna, Museo Lercaro
2011, Reggio Emilia, Complesso del Mauriziano
2013, S.Pietro in Casale, Museo Frabboni
2014, Bologna, Galleria Il Caminetto
2014, Crespellano, Galleria Artifigurative
2014, Bologna, spazio Urbana,
2015, Bologna, spazio Urbana,
2015, Bologna, Presentazione volume edizioni Pendragon: Perfetta solitudine. In morte di Pier Paolo Pasolini, Santuario di S. Maria della Vita
2017, Bologna, spazio Urbana
2017, Bologna, Teatro Duse
2019, Bologna, spazio Urbana, Arte fiera art city 2019
2019, Ferrara, Galleria del Carbone
mostre collettive, selezionate:
1971, Suzzara, Galleria d’Arte moderna
1971, Arezzo, Galleria comunale
1976, Bologna, Galleria Due Torri
1977, Monzuno, Biblioteca comunale
1977, Francavilla, Municipio
1978, Bologna, Galleria d’Arte moderna
1978, Bologna, Galleria Fotographis
1979, Piacenza, Chiesa S. Agostino
1979, Taranto, Galleria d’Arte contemporanea
1979, Ancona, Galleria d’ Arte moderna
1980, Gavirate, Chiostro di Voltorre
1981, Suzzara, Galleria d’Arte moderna
1981, Cattolica, Galleria d’Arte moderna
1981, Verona, Municipio
1981, Sorrento, Municipio
1981, Milano, Galleria Canaviello
1982, Bologna, Ex Magazzino del carbone
1983, Ferrara, Palazzo dei Diamanti
1984, Bologna, Galleria del Circolo artistico
1985, Suzzara, Galleria d’Arte moderna
1985, Maubeage, Galleria d’Arte moderna
1986, Parigi, Grand Palais
1986, Grizzana Morandi, Municipio
1987, Ferrara, Chiesa di S. Romano
1988, Toulouse, Musée des Augustins
1989, Concordia, Municipio
1989, Castelnuovo né Monti, Municipio
1990, Castel S. Pietro, Terme
1991, Crevalcore, Municipio
1992, Mirandola, Chiesa SS. Sacramento
1993, Bologna, Palazzo Re Enzo
1995, Grosseto, Fortezza
1997, Bologna, Palazzo Re Enzo e Villa delle Rose
1999, Renazzo, Museo Sandro Parmeggiani
2000, Bologna, Chiesa di S. Stefano
2000, Montevarchi, Municipio
2000, Ostellato, Parco delle Vallette
2000, Migliarino, Villa Bottoni
2001, Bologna, Pinacoteca
2001, Longiano, Fondazione Tito Balestra
2003, Reggio Emilia, Galleria Primo Stato
2003, Parma, Galleria Gaibazzi
2007, Rimini, Fiera
2007, Bologna, Municipio
2008, Casalecchio di Reno, biblioteca comunale
2011, Porretta Terme, Galleria Gomma bicromata
2015, Bologna, Fondazione Collegio artistico Venturoli; Crespellano, Sala consiliare Comune; Crespellano Galleria Artifigurative
2015, Marzabotto, Azienda al di là del Fiume
2016, Crespellano, Galleria Artifigurative
2016, Pieve di Cento, Sala Partecipanza
2017, Bologna, Galleria del Caminetto
2017, Comune di Fiumalbo
2017, Bologna, Assemblea legislativa Regione Emilia Romagna
2018, Crespellano, Palazzo Garagnani
2018, Comune di Mirandola
2018, Viadana, Galleria d’Arte Mu.Vi
2018, S. Benedetto Po, Abbazia
2018, Marina di Ravenna, Galleria FAROARTE
2018, Bologna, Galleria d’Arte del Caminetto
2018, Bologna, Basilica di S. Petronio
2018, Crespellano Valsamoggia, Palazzo Garagnani
2018, Mirandola, Foyer Aula magna Rita Levi Montalcini
2019, Bologna, Assemblea legislativa Regione Emilia Romagna
Opere in permanenza in spazi pubblici, selezione:
Galleria d’Arte moderna di Bologna, Galleria d’Arte moderna di Parma, Galleria d’Arte moderna di Suzzara, Galleria d’Arte contemporanea di Taranto, Chiesa arcidiaconale di Agordo, Curia arcivescovile di Bologna, Santuario di Capurso, Museo Lercaro di Bologna, Chiesa di S. Lucia Lama Mocogno, Chiesa Parrocchiale di Monterenzio, Comune di Monghidoro, Comune di Ostellato, Museo Sandro Parmeggiani di Renazzo, Collezione Cà la Ghironda di Ponte Ronca di Zola Predosa, Collezione Carisbo di Bologna, Collezione Opera Pia de’ Poveri Vergognosi di Bologna. Pinacoteca civica e Galleria Arte Moderna Ancona. Collegio Venturoli, Bologna. O.A.S.I Molino Balone, Tolè. Assemblea legislativa Regione Emilia Romagna, Bologna
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